“Una
legge di bilancio pragmatica ed equilibrata”. Così il Sindaco di Montréal Denis
Coderre ha ‘battezzato’ il primo budget della sua amministrazione. Un budget
(di 4.9 miliardi di dollari) che, se da un lato mira a razionalizzare la spesa,
dall’altra non risce a contenere l’impennata delle imposte fondiarie (la più
importante fonte di reddito per le casse del Comune: quest’anno si prevedono
entrate pari a 3.1 miliardi, il 68% del budget). A spese del
contribuente medio (proprietario di una casa unifamiliare del valore di circa 377 mila dollari), che
nel 2014 si ritroverà mediamente con 96 $ in meno in tasca.
L’aumento medio delle tasse residenziali,
infatti, sarà pari al 2.8%: l’1.9% imposto dal Comune e il restante 0.9% da
parte degli arrondissments. Con notevoli differenze tra i singoli quartieri. In
particolare, i residenti di Anjou,
Plateau-Mont-Royal e Rivière-des-Prairies-Pointes-aux-Trembles dovranno far
fronte ad aumenti pari addirittura al 5%. Viceversa, quelli che vivono a Montréal-Nord,
Ahuntsic-Cartierville e Ville-Marie subiranno rincari poco superiori all’1%. Tra
gli altri quartieri: Anjou 4.9%, Lachine 3.1%, LaSalle 1.8%,
Montréal-Nord 1.%, Rivières-des-Prairies-Pointe-aux-Trembles 5.3%, Rosemont-La-Petite-Patrie
2.6%, Saint-Léonard 2.6%, Villeray-Saint-Michel-Parc-Extension 3.1%. È andata
meglio ai commercianti, che in media avranno l’1.8% di tasse in più da pagare: +4.4%
a Plateau ma -0.2% a Lachine.
“Questo budget – ha aggiunto Coderre – è solo la prima tappa nel processo di
transizione dal vecchio al nuovo modo di amministrare la città”. Nonostante i
175 milioni di deficit, ha sottolineato il Sindaco, la promessa elettorale è
salva: l’aumento delle tasse (dell’1.9%) resta in linea con quella dell’inflazione,
pari al 2%. Nel calcolo, naturalmente, restano escluse le tasse che i cittadini
devono ai 19 arrondissment. Per un aumento complessivo che sale al 2.8%, come
ha fatto notare il capo dell’Opposizione ufficiale, Richard Bergeron. Secondo
il leader di Projet Montréal, questo budget potrebbe benissimo essere la 12ª o
13ª manovra di Gérald Tremblay: “Zero coraggio, zero prospettive e zero
cambiamento”, ha attaccato.
Ma la nuova amministrazione ha rispedito al
mittente le critiche facendo notare, con il responsabile delle finanze (nonché
presidente del Comitato esecutivo) Pierre Desrochers, che se avessero dovuto
sborsare tutti i soldi previsti dall’amministrazione precedente, sarebbe stato
necessario aumentare le tasse addirittura del 7%. Al contrario, Coderre ha effettuato
tagli sostanziali nella funzione pubblica, con risparmi fino al 5% della massa salariale, ovvero 22
milioni di dollari. “Senza compromettere in alcun modo i servizi essenziali”,
ha precisato il Primo Cittadino. A questi tagli si aggiungono riduzioni pari a
60 milioni sulle spese del Comune (-5.2% ai servizi di pianificazione e
sviluppo urbanistico) e di altri 20 milioni sul regime pensionistico (che nel
2014 graveranno sulle tasche dei contribuenti per 514 milioni). I dipartimenti
che hanno beneficiato di importanti aumenti sono stati quello della sicurezza
pubblica (+2.3%) e del
tempo libero/cultura (+1.4%). Oltre ai 5 milioni stanziati per la creazione
dell’Ispettorato generale. Dopo anni di crescita, brusca frenata anche per il
numero di dipendenti: nel 2014 saranno 22.425, 2 in meno rispetto all’anno
scorso.
Una cosa è certa: il 2.8% di tasse in più costringerà molti locatori ad
aumentare gli affitti. E dato che il 68% dei montrealesi vive in affitto, il
loro potere d’acquisto subirà una brutta battuta d'arresto.
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