Ottawa - Un'atmosfera solenne regnava sulla collina del Parlamento, venerdì
scorso, 9 maggio, in occasione della “Giornata Nazionale della commemorazione
della missione in Afghanistan”
(iniziata nel 2002 e conclusa il 31 marzo 2014), che si è tenuta per celebrare
il coraggio e il patriottismo dei soldati caduti. Centocinquantotto (158) - tra
soldati, diplomatici, giornalisti e civili canadesi – sono state le persone che
hanno perso la vita nel corso di questi ultimi 12 anni, 2000 i feriti e oltre
40mila i canadesi che, a vario titolo, hanno partecipato alla lotta ad Al-Qaïda
dopo il sanguinoso attentato dell’11 settembre 2001. La commemorazione ha preso
il via la mattina presto al Senato: insieme alle famiglie dei soldati
scomparsi, c’erano il Primo Ministro Stephen Harper, il Governatore Generale
David Johnston, il Capo di Stato maggiore della Difesa, Tom Lawson, ed il
Ministro della Difesa Nazionale, Rob Nicholson. A mezzogiorno, una parata
d’onore - formata da 300 membri delle Forze armate, 32 della GRC (Gendarmerie
Royale du Canada) e della Polizia locale, oltre a 50 civili - è partita dal
Museo canadese della guerra, al centro di Ottawa,
per dirigersi verso il Parlamento. Giunto a Parliament Hill, il corteo è stato
accolto dal Governatore Generale e Comandante in capo del Paese, che ha passato
in rassegna le sue truppe. Dopo 21 colpi di cannone, un colpo di fucile ha
segnato l’inizio di un periodo di silenzio di 2 minuti, interrotto solo dal
rombo degli aerei militari - tra cui gli Airbus CC150, gli Hercules C130 e gli
elicotteri CH146 - che in quel momento solcavano i cieli di Ottawa. “È stata
una missione lunga e difficile”, ha ammesso Harper davanti alle migliaia di
persone accorse sulla collina del Parlamento. “Questa Giornata Nazionale della
commemorazione, la prima nella storia del Canada – ha
sottolineato - è un'occasione unica per ringraziare tutti quegli uomini e
quelle donne che hanno combattuto ed hanno servizo il nostro Paese”. “I nostri
soldati sono stati forti – ha aggiunto -
e il Canada
li ha sempre sostenuti con forza e convinzione”. "Grazie al vostro
coraggio – ha concluso il Primo Ministro, omaggiando i caduti – oggi il Canada è più
sicuro: la rete di terroristi che voleva distruggere la nostra pace e il nostro
modo di vivere non potrà più usare l'Afghanistan come il suo santuario".
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