Wednesday, November 26, 2014

Corsini: "La Rai crede negli italiani all'estero"

Il Direttore editoriale di Rai Italia per la prima volta a Montréal 

corsini montreal
Da sinistra: il Console Generale Padula, l'Ambasciatore d'Italia Cornado e il Direttore Corsini


Il responsabile del canale per agli italiani nel mondo annuncia, dopo il lancio di 'Rai News 24', anche quello di 'Rai World Premium', interamente dedicato alle fiction del Belpaese

di Vittorio Giordano

MONTRÉAL
– Lo aveva annunciato sulle colonne del nostro giornale, il 12 febbraio scorso ("Non sono mai venuto a Montréal: spero di colmare al più presto questa lacuna") ed è stato di parola: l'amministratore delegato di Rai World e direttore editoriale di Rai Italia, Piero Alessandro Corsini, è sbarcato nella metropoli quebecchese la settimana scorsa per conoscere da vicino gli spettattori - molto attenti e a volte anche critici, ma prima di tutto grati per un'offerta che rappresenta una finestra sempre aperta sul Belpaese - di una delle città più 'italiane' del mondo.

Giovedì 20 novembre, accompagnato dall'Ambasciatore d'Italia a Ottawa, Gian Lorenzo Cornado, dal Console Generale a Montréal Enrico Padula e dal Console Filippo Lonardo, oltre che dal direttore marketing e distribuzione di RaiWorld, Giovanni Celsi, e dal corrispondente Rai in Canada, Cristiano De Florentiis, il responsabile del canale Rai dedicato agli italiani all'estero ha incontrato alcuni rappresentanti della Comunità italo-montrealese presso la sede del Comites, al Centro Leonardo da Vinci. Riunione nella quale, per la cronaca, hanno brillato per la loro assenza i presidenti di importanti organismi come la Casa d'Italia, la CIBPA e la Fondazione, che non ci risulta siano stati invitati.

Per il Direttore Corsini, l'incontro 'istituzionale', organizzato da Comites e CGIE Canada, ha rappresentato l'occasione per ringraziare la Comunità italo-canadese nel suo complesso, e quella di Montréal in particolare, del grande impegno profuso quasi 10 anni fa per lo sbarco di Rai International in Canada.

Tra i tanti temi toccati, Corsini, nominato direttore di Rai Italia il 30 maggio del 2013, ha elogiato il ruolo dei Comites, ha spiegato il rilancio del canale con programmi "pensati e prodotti ad hoc per i connazionali all'estero", ha preannunciato il ritorno di un volto storico come quello di Francesca Alderisi "se non a fine anno, agli inizi del 2015", ha reso noto il potenziamento dell'informazione di ritorno, ha registrato le sollecitazioni a favore dell'alta risoluzione e dei sottotitoli, ma soprattutto ha rivelato che "l'offerta della Rai per gli italiani in Canada si arricchirà ulteriormente: oltre a Rai Italia e Rai News 24 (quest'ultimo disponibile, al momento, solo su Bell), entro qualche settimana sarà disponibile anche Rai World Premium".

A rappresentare l'evento-clou della visita, però, è stato l'incontro con la Comunità stessa. Circa un centinaio di 'telespettatori' si sono confrontati a tu per tu col Direttore sulle scelte degli orari e dei programmi del palinsesto: alcuni hanno chiesto più cultura, altri meno calcio, meno politica, meno cucina o meno cronaca. Nonostante sia un'impresa titanica mettere d'accordo tutti, il Direttore ha spiegato le sue scelte, ma ha anche preso nota dei suggerimenti avanzati da una Comunità che ha dimostrato, ancora una volta, di aver instaurato un rapporto affettivo molto forte con Rai Italia.

Il giorno dopo, prima di ripartire per l'Italia, via Toronto, il Direttore Corsini ha visitato anche la redazione del Cittadino Canadese, rilasciandoci una breve ma interessante intervista. "Incontrare la Comunità italo-montrealese – ci ha raccontato - è stata un'emozione fortissima perché non avevo la percezione, nonostante i tanti racconti, di cosa avesse veramente significato l'arrivo di Rai International a Montréal e di che cosa Montréal avesse rappresentato per l'arrivo di Rai International in Canada. L'entusiasmo, l'attenzione e anche il divertimento con cui ci siamo confrontati, poi, è una di quelle cose che dà nuova linfa al lavoro quotidiano". "Dal 30 novembre, tutte le domeniche Rai 3 trasmetterà una puntata di 'Community': siamo molto grati ad Andrea Vianello, direttore di Rai 3, e a Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura, perché sono stati i primi colleghi in Rai a capire l'importanza dell'informazione di ritorno". "Ho trovato il pubblico di Montréal abbastanza omogeneo rispetto ad altre realtà dove c'è veramente di tutto, per cui la discussione non è più tra 'Virus' e 'Ballarò', giusto per fare un esempio, ma tra informazione e Prova del cuoco, tra soap opera e Cristianità. Senza dubbio, l'arrivo di altri due canali tematici cercherà di soddisfare le domande più disparate, sia in senso qualitativo che quantitativo". "Sul lancio dei 5 nuovi programmi nel settembre del 2013 - ha proseguito - già dalla fine dell'anno scorso, sia le Ambasciate che i Consolati ci hanno segnalato un forte apprezzamento da parte delle Comunità.

È solo il primo passo, ma costituisce un segnale forte e chiaro: la Rai di Gubitosi e Tarantola crede in Rai Italia e crede nella necessità di parlare agli italiani all'estero". "In un universo televisivo in cui i canali si specializzano e si mira alle particolari nicchie di mercato, ci siamo resi conto che un solo canale generalista avrebbe potuto rappresentare un anacronismo: abbiamo quindi introdotto 'Rai News 24', rivitalizzata dalla direzione di Monica Maggioni, e a breve debutterà anche in Canada 'Rai World Premium', un canale dedicato alla fiction italiana, quindi il racconto dell'Italia attraverso le grandi storie del cinema". "Quando abbiamo cominciato a lavorare su 'Community' - ha sottolineato - ho detto basta al cliché dell'italiano con la valigia di cartone, il mandolino malinconico e il caciocavallo, che è una fantasia hollywoodiana.

E cerchiamo, invece, di raccontare tutte le facce dell'emigrazione: dai primi emigranti fino ai loro figli e nipoti, senza dimenticare quelli che espatriano per 4-5 anni causa studio o lavoro". "Sto promuovendo collaborazioni con Regioni, Province e Comuni - ha concluso - affinché la Rai venga percepita come un veicolo formidabile per stimolare il turismo di ritorno. E il programma 'Camera con vista' è esattamente questo: una vista su un'Italia stupenda, tutta da esplorare e da vivere, diversa da quella delle liti nei talk show politici, dei problemi degli ultimi anni". Un'Italia che, nel bene e nel male, resta a portata di telecomando, grazie ad un canale come Rai Italia, capace di annullare anni e km di distanza.

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