Tuesday, April 8, 2014

Impact: solo 2-2 contro New York

Un punto e tanti rimpianti per la squadra montrealese, che spreca tante occasioni e pareggia in rimonta

di Vittorio Giordano (@vittoriog82)

Alla fine, sono più due punti persi che un punto guadagnato. Per quello che si è visto in campo, sabato scorso, l’Impact ha avuto la partita in mano. Salvo farsela sfuggire per poi riacciuffarla per i capelli. Dopo 5 giornate, il bottino resta ancora magro: 3 sconfitte e due pareggi. Questi ultimi coincisi con il ritorno in campo di Di Vaio, che questa volta non ha timbrato il cartellino, ma si è messo al servizio della squadra. L’Impact entra in campo con il giusto piglio: nei primi 15 minuti fa incetta di occasioni da gol, ma pecca di precisione. E il calcio non perdona, soprattutto quando gli avversari hanno più esperienza e puntano sulle ripartenze veloci. L’Impact trova il vantaggio dopo 4 minuti: su assist di Felipe, Romero supera il portiere in uscita piazzando la palla sul palo sinistro. Le palle-gol per l’Impact si moltiplicano, ma la rete non si gonfia più. Ne approfittano i Red Bulls, che in pochi minuti ribaltano il risultato. Al 30′ Steel si libera della marcatura di Miller e segna su cross di Sam. Tre minuti dopo, Steel intercetta una palla rimessa al centro da Di Vaio e lancia Luyindula, che non sbaglia. Nella ripresa le cose sembrano mettersi peggio: l’arbirtro punisce un fallo in area di Ferrari ma Wright-Philips fallisce il tiro dagli 11 metri. La squadra di casa ricomincia a macinare gioco fino al 60’, quando Felipe capitalizza alla perfezione un cross calibrato di Mapp con un colpo di testa vincente. Invece di accendersi, però, il ritmo della gara cala e le squadre, appesantite dalla stanchezza e dalla paura di perdere, portano a casa un punto a testa. Nel dopo-gara, Koplass non nasconde l’amarezza per i due gol subiti, ammettendo che la fase difensiva va rivista. Un concetto ripreso anche da Matteo Ferrari: “Stiamo commettendo troppi errori in fase di non possesso-palla e ogni volta lo paghiamo a caro prezzo – ha detto -; sono situazioni che dobbiamo curare meglio, altrimenti diventa difficile vincere”. “Se siamo andati sotto 2-1 a fine primo tempo – ha ammesso Marco Di Vaio - è solo colpa mia e mi prendo tutte le responsabilità. Poi la squadra ha reagito. Peccato, perché abbiamo creato tantissime palle-gol e loro, con 4 occasioni, hanno rischiato di portarsi a casa l’intera posta. Se facevano il 3-1, la gara era persa: ci dobbiamo ritenere anche fortunati”. Prossima partita, valida per la 6ª giornata, in programma sabato 12 aprile, alle ore 16:00, contro il Fire di Chicago, sempre allo Stadio Olimpico.

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