Wednesday, June 11, 2014

Ricciardo beffa Rosberg: Montréal è sua



F1 – GRAN PREMIO DEL CANADA

Settimo appuntamento del Mondiale: le Mercedes sembrano dominare, ma problemi al motore costringono Hamilton al ritiro e Rosberg a rallentare. Ne approfitta la Red Bull, con Ricciardo che vince il primo GP della carriera e Vettel che chiude terzo. Ferrari mai nel vivo della corsa: Alonso 6º e Raikkonen 10°, peggio di Williams e Force India. Paura nel finale per un brutto incidente tra Perez (penalizzato per il prossimo Gp) e Massa, per fortuna senza conseguenze



Doveva essere la solita gara monotematica (la sfida in famiglia tra Hamilton e Rosberg) e monocromatica (il color argento vivo della Mercedes), secondo il canovaccio ripetitivo e scontato degli ultimi appuntamenti del Mondiale. Ed invece no. Come spesso accade a Montréal, sul circuito ‘Gilles Villeneuve’ si è corsa una 51ª edizione del GP del Canada ricca di colpi di scena, dal sapore antico. Nonostante il rombo ‘moderno’ delle monoposto sia stato ormai ‘strozzato’ dall’elettronica (tanto da non rendere più necessario l’uso di cuffie o tamponi antirumore). E nonostante, dopo 32 giri, il destino della corsa sembrasse segnato, con le due Mercedes lanciatissime e con oltre 20 secondi di vantaggio sul primo inseguitore. Questa volta non c’entrano però gli acquazzoni interminabili o gli incidenti acrobatici. A rendere la gara interessante fino all’ultimo giro è quello che non t’aspetti: a metà gara, il motore della Mercedes, fino ad oggi modello incrollabile di potenza, solidità e affidabilità, cede clamorosamente. Hamilton è costretto al ritiro, mentre Rosberg non può più spingere al massimo. Ne approfittano tutti, tranne le Ferrari di Alonso e Raikkonen, protagonisti di una gara anonima, impalpabile, lontano dalle luci della ribalta. Insomma, una debacle. Un Cavallino remissivo e depresso più che rampante, messo sotto non solo dalla Mercedes, ma anche dalla Red Bull e soprattutto da Williams e Force India, oltre che da una McLaren. Colpevolizzare i piloti sarebbe come dare addosso alla Croce Rossa: manca velocità di punta, trazione e guidabilità. Una tristezza infinita per i tanti appassionati che, come sempre, hanno trasformato gli spalti sull'Isola di Notre-Dame in un’onda rossa infinita. Commoventi. Torna a fare la voce grossa, invece, la Red Bull, che ha il merito di spezzare il monologo Mercedes tornando sul gradino più alto del podio con un super Ricciardo, bravissimo nelle fasi finali ad imporsi su Perez e Rosberg (che compie comunque un deciso allungo sul compagno di squadra: 140 contro 118 punti). Per l'ex pilota della Toro Rosso si tratta della prima vittoria in Formula Uno. Sulla terza piazza sale Vettel, fortunato a non finire coinvolto (per un metro o poco più) in un incidente che all’ultimo giro vede Massa tamponare violentemente Perez: entrambi perdono il controllo delle monoposto e sbattono violentemente contro le barriere, per fortuna senza conseguenze. Una manovra azzardata, che i commissari hanno deciso di punire penalizzando il pilota della Force India con l’arretramento di 5 posizioni nella griglia di partenza del prossimo Gp in Austria. Peccato, perché il messicano si era reso protagonista di una gara superlativa, che avrebbe potuto concludere nella top 5 dopo aver anche assaporato per qualche giro la possibilità di una incredibile vittoria. Come accennato, Gran Premio in sordina per le Ferrari: Fernando Alonso chiude al sesto posto - dietro a Jenson Button, quarto, e Nico Hulkemberg, quinto, - disputando comunque una seconda parte di gara all'attacco. Gara anonima invece per Kimi Raikkonen (al 200º Gp in carriera)  piazzatosi decimo in una corsa senza acuti. Completano la top 10 Valtteri Bottas con la Williams, settimo, Jean Eric Vergne con la Toro Rosso, ottavo, e Kevin Magnussen con la McLaren, nono. Il Circus torna l’anno prossimo e per almeno altri 10 anni ancora: ad ufficializzare il rinnovo dell’accordo è stato François Dumontier, presidente del GP, insieme al sindaco Denis Coderre ed al Ministro dei Trasporti, Robert Poëti. Al patron Eccleston andranno 15 milioni all’anno, mentre le istituzioni hanno garantito i finanziamenti necessari: 50 milioni arriveranno da Québec, 62 da Ottawa e ‘Tourisme Montréal’ e 12 dal Comune.

LE DICHIARAZIONI POST-GARA

Alonso guarda alla Red Bull - A fine gara, Alonso non nasconde la sorpresa per il successo di Ricciardo, che però deve servire da monito per le Rosse. “La Red Bull ci deve servire da esempio - ha spiegato lo spagnolo–: ci dimostra che è importante lavorare duro perché tutto può succedere in F1”. Poi sulla gara: “Siamo stati molto lenti, soprattutto nella prima parte; nella seconda siamo diventati più competitivi con i tempi e potevamo lottare, ma quando ti ritrovi in gruppo hai tutto da perdere”.

Ricciardo sotto choc - "È successo tutto negli ultimi giri, mi ci vuole un po' per comprendere tutto nella mia testa, sono ancora sotto choc. Ho faticato con Perez, che era molto veloce sul dritto, poi sono riuscito a passarlo alla prima curva e ho puntato su Nico. Passato Perez, mi sentivo primo, è stato il punto di svolta della gara: la vittoria è una sensazione fantastica, sono ancora incredulo. Dedico questo successo a chi mi ha aiutato, alla mia famiglia".

Rosberg soddisfatto - "Ho perso il sistema di recupero energia, che ha reso tutto difficile; dovevo raffreddare i freni e avevo altri problemi. È un buon risultato per la classifica, ho messo punti in cascina, e faccio i complimenti a Ricciardo che ha fatto una grande gara".

Vettel mastica amaro - "Dopo il primo pit stop ero dietro alla Force India e non c'era modo di superarlo. E lì la mia corsa è finita, con le strategie non sono stato aiutato, ho perso anche una posizione con Ricciardo, sono stato fortunato a passare Perez che aveva problemi ai freni e nel finale ho visto una macchia bianca che mi ha sfiorato (Massa, ndr) e l'ho schivato per un pelo, in una frazione di secondo".


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