Friday, February 28, 2014

Canada, bilancio: nel 2015 torna il pareggio

Per risparmiare, il governo penalizza fumatori e funzionari federali. Ma stanzia fondi per la ricerca, investe sulla manutenzione delle infrastrutture e sulle ispezioni alimentari, oltre a migliorare il credito d’imposta per le adozioni



Ottawa – La lunga marcia di avvicinamento del governo verso il pareggio di bilancio è ormai all’ultimo miglio: in base all’ultima legge di bilancio (la 10ª di marca conservatrice), depositata l’11 febbraio scorso dal Ministro delle Finanze Jim Flaherty alla Camera dei Comuni, nel 2015 (anno in cui i canadesi saranno chiamati alle urne) il Paese conoscerà un surplus di 6.4 miliardi $. Per il 2014-2015, invece, il titolare delle Finanze prevede  un deficit pari a 2.9 miliardi $, il risultato cioè della differenza tra le entrate pari a 276.3 miliardi $ e le uscite che ammonteranno a 279.2 miliardi $. Ma, grazie a 3 miliardi messi da parte per gli imprevisti, il bilancio raggiungerebbe comunque un leggero sopravanzo. La ricetta per raggiungere ad ogni costo il pareggio di bilancio è ancora una volta l’austerità. In questo senso, Flaherty ha limitato al massimo i nuovi capitoli di spesa (‘solo’ 5.8 miliardi $ in 6 anni “per sostenere il lavoro e la crescita), ritardando l’acquisto dei nuovi equipaggiamenti per le forze armate (per risparmi pari a 3.1 miliardi) ma, soprattutto, aumentando le tasse di accise sui cartoni di sigarette (tagli per 3.3 miliardi in 6 anni) e riducendo la generosità del regime pensionistico e di quello sanitario per i funzionari federali (tagli per 7.4 miliardi in 6 anni). Oltre a congelare per altri 2 anni le spese dei funzionari dei Ministeri (risparmi pari a 1.650 miliardi). “Un budget noioso -  lo ha definito Flaherty -  ma proprio per questo un buon budget”. Più nel dettaglio, il prezzo di un cartone con 200 sigarette costerà dai 4 ai 6 $ in più (+2 centesimi a sigaretta, +50 a pacchetto), mentre i funzionari federali in pensione (circa 300 mila) dovranno ‘finanziare’ la metà (e non più solo il 25%) del loro regime di assicurazione sanitaria (in media da 300 a 600 $) con l’aggravante di potervi accedere dopo 6 anni e non più dopo 2. Non solo tagli e, quindi, provvedimenti repressivi. ll governo punta anche a stimolare la crescita con investimenti mirati e strategici: 1.5 miliardi in 5 anni per Apogée Canada, il nuovo fondo di eccellenza nella ricerca; 154 milioni in 5 anni per migliorare il programma di salubrità dell’Agenzia canadese d’ispezione degli alimenti; 500 milioni in 2 anni per l’innovazione nel settore automobilistico; 391.5 milioni in 5 anni per la manutenzione di strade, ponti e parchi nazionali; 200 milioni in 5 anni per il programma nazionale di attenuazione delle catastrofi; 165 milioni in 2 anni per la costruzione del nuovo Ponte Champlain; 105 milioni per le Arti e 90.4 milioni in 2 anni per il sostegno dell’industria forestale. Infine, il credito d’imposta per i costi di adozione viene  potenziato, portando la cifra massima imponibile a 15 mila $. Non si sono fatte attendere, naturalmente, le critiche delle opposizioni. Secondo Thomas Mulcair, leader dell’NDP, “non c’è niente in questo bilancio che crea lavoro, mentre sono 300 mila in più le persone disoccupate oggi rispetto al 2008”. 
Per il leader liberale Justin Trudeau, i conservatori “si sono dimenticati di puntare sulla crescita economica che determina la prosperità della popolazione”, mentre per il leader del Bloc québécois Louis Plamondon, “è un budget deludente per il Québec”.

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