Friday, February 28, 2014

MLS - Impact, Di Vaio e Ferrari promuovono Klopas

I due giocatori dell’Impact danno il benvenuto al nuovo tecnico Klopas (“È diretto e ha le idee chiare”). Il bomber bacchetta l’ex allenatore Schallibaum (“L’anno scorso ci è mancata l’organizzazione”) ed entrambi avvisano la società (“I giovani vanno inseriti piano piano, servono giocatori importanti, con esperienza, in grado di aiutare la squadra a crescere e a migliorare”)
 
Manca meno di 10 giorni all’inizio della MLS, il campionato di calcio nordamericano, e l’Impact è già al lavoro per preparare al meglio la nuova stagione. La squadra montrealese è chiamata a riscattare un 2013 che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti: prima una partenza a razzo, poi la lenta caduta, fino ai Playoff centrati all’ultimo momento e la partita a eliminazione diretta contro Houston persa 3-0 (ma soprattutto giocata male per tutti i 90’). Matteo Ferrari e Marco Di Vaio sono pronti a vivere una nuova stagione da protagonisti. La squadra, però, è ancora un cantiere aperto: è arrivato un nuovo allenatore: Klopas ha preso il posto di Shallibaum; è stato inserito qualche giovane di belle speranze, mentre sono partiti due pezzi da 90 come Nesta e Arnault. Troppo poco per puntare in alto. Anche perché, nel frattempo, gli altri (Toronto e Washington su tutti) stanno rafforzando la rosa con innesti di qualità. La finestra di mercato è aperta fino al 12 maggio: lo sa bene il direttore generale Nick De Santis, che ha fatto capire che qualche colpo in canna è già pronto. “Il fatto che lo zoccolo duro della squadra sia rimasto – ha detto – è molto importante, perché garantisce esperienza e continuità. Speriamo di poter concludere qualche acquisto nelle prossime settimane, senza trascurare il ritorno di Nelson Rivas, che l’anno scorso ha giocato una sola partita. Se sarà possible, proveremo a fare un colpo importante per migliorare la qualità della squadra”.

Di Vaio:  “Ci conosciamo, questo è un grande vantaggio. I tifosi la nostra forza” - Marco Di Vaio è carico e non vede l’ora di cominciare. L’allenatore ha detto che quest’anno farai 25 gol. “Io non ho promesso nulla. È dura restare sui livelli dell’anno scorso. Spero di arrivare in doppia cifra, prima, e solo dopo vedremo quello che si potrà fare. Per me l’obiettivo come tutti gli anni è fare 10 gol e poi vedremo”. 
Le tue sensazioni per la nuova stagione. “Siamo gli stessi dell’anno scorso, abbiamo perso qualche giocatore importante e c’è da scoprire qualche ragazzo nuovo. Non sarà facile. Sicuramente non possiamo responsabilizzare troppo i giovani perché gli daremmo una pressione troppo grande: i ragazzi vanno inseriti piano piano e vanno aiutati a crescere. La cosa positiva è che ci conosciamo e questo è un grande vantaggio. Sarà importante partire subito con un’organizzazione diversa: dobbiamo lavorare su un’idea comune, che è poi quella che ci è mancata l’anno scorso a fine campionato”.
Ti auguri che la società intervenga sul mercato? “Spero che la società capisca che magari possano arrivare giocatori in grado di aiutare questa squadra a crescere. Se deve arrivare qualcuno, mi auguro che sia un giocatore importante, congeniale al nostro progetto e che possa migliorare le prestazioni di questa squadra”.
Più dell’80% dei tifosi ha rinnovato l’abbonamento: “Siamo contenti perché, se i tifosi ci seguono, la squadra può rendere meglio. Sappiamo che quando giochiamo in casa l’ambiente è incredibile e questa è per noi un punto di forza”.
Come ti spieghi il calo dell’anno scorso? “Lanno scorso, secondo me, ci è mancata l’organizzazione. Abbiamo fatto bene finché le prestazioni individuali di ogni singolo giocatore sono state alte. Nel momento in cui gli altri ci hanno preso le misure, quando abbiamo dovuto giocare da squadra, abbiamo perso punti di riferimento. Per essere grandi devi avere un’organizzazione importante. Quando gli altri ti cominciano a conoscere, devi essere organizzato e preparato. Con Schallibaum preparavamo la partita soprattutto a livello mentale ed emotivo, non eravamo pronti ad affrontare squadre che si chiudevano e non ci affrontavano più a viso aperto. Koplas ha le idee chiare, è molto positivo e schietto, sa come costruire una squadra. Adesso dobbiamo seguirlo, capire in fretta le sue idee e speriamo che ci possa dare una grande mano”.

Ferrari:  “Puntiamo a finire in crescendo” - Matteo Ferrari è fiducioso: “Vedo grande energia, tanta positività all’interno del gruppo. Sono contento dell’allenatore, ha le idee chiare, è diretto, schietto, dice le cose giuste, conosce il campionato nordamericano”.
State provando un nuovo sistema di gioco? “In questo momento stiamo giocando con un 4-1-4-1 che si può trasformare anche in un 4-3-3. Poi magari le cose in futuro possono cambiare, anche perché non sappiamo ancora se arriveranno nuovi giocatori”.
Per il momento sono arrivati giovani di belle speranze. Che forse non sono sufficienti per il salto di qualità, come hai detto qualche giorno fa. “Ho soltanto detto che una squadra non può essere composta solo da giovani. I giovani portano tanta energia e positività, però nei momenti chiave della stagione io penso che i giocatori di esperienza sanno come stare in campo, e quindi servono. Fermo restando che io sono favorevole ai giovani, visto che siamo una squadra con un’età media piuttosto alta. In ogni caso, penso che sia ancora presto per dare dei giudizi, visto che il mercato è ancora aperto”.
L’anno scorso avete raggiunto i Playoff: dove volete arrivare quest’anno? “Puntiamo a fare bene, che è ciò che conta: puntiamo a non avere dei cali di rendimento come l’anno scorso, perché non ha senso partire forte e poi arrivare alla fine senza fiato. Preferisco partire in maniera più bilanciata e finire la stagione in crescendo. Non so dirti dove arriveremo perché nella nostra Conference ci sono squadre che si sono rinforzate parecchio, quindi sarà ancora più difficile. Ragioneremo giornata dopo giornata, cercando di essere un pò più equilibrati nelle prestazioni e nei risultati”.
A distanza di mesi, come ti spieghi il calo dell’anno scorso? “Ci sono stati tanti fattori: un calo fisico, mentale, gli infortuni, tante cose che non ci hanno aiutato. Purtroppo nei momenti difficili non siamo riusciti a ricompattarci e a capire i nostri problemi, per affrontarli e risolverli sul campo. Siamo stati fortunati ad aver fatto i playoff, li abbiamo affrontati male ma era inevitabile. Quest’anno puntiamo a fare meglio a livello di prestazioni, ma non so dove arriveremo”.




No comments:

Post a Comment