Friday, February 28, 2014

Il 'Cittadino Canadese' su Rai Italia



Protagonista dell’ultima puntata di ‘Speciale Community’


Il 5 gennaio scorso, la memoria storica del giornale, così come i luoghi strategici della Comunità, sono stati passati al setaccio dallo ‘sguardo’ lucido e vigile della telecamera, che ha ‘raccontato’ la Montréal italiana di oggi attraverso una trama quasi cinematografica




Trenta minuti per passare in rassegna 73 anni di storia del giornale italiano più antico del Canada e per ‘raccontare’ la Comunità italiana di Montréal, tra le più numerose, vivaci e attive al mondo. Il 5 gennaio scorso, su Rai Italia, è andata in onda l’ultima puntata di ‘Speciale Community – Voci d’Italia’, una trasmissione dal taglio documentaristico ideato dall’amministratore delegato Piero Alessandro Corsini per conoscere (e far conoscere) più da vicino la realtà degli italiani all’estero attraverso i “loro” giornali. Una felice intuizione che rafforza la necessità e legittima l’aspirazione di fare dell’ “informazione di ritorno” il valore aggiunto di un palinsesto che volta (finalmente) le spalle ad un approccio ‘a senso unico’. È solo un inizio, ma, se il buongiorno si vede dal mattino, la strada intrapresa è quella maestra per un approccio rinnovato che vedrà gli ‘italiani nel mondo’ rivestire un ruolo sempre meno passivo nel rapporto con la Madrepatria. Nel nostro piccolo, anche noi abbiamo dato il nostro contributo a questa svolta nei rapporti con l’altra sponda dell’Atlantico. Protagonista dell’ultima puntata di ‘Speciale Community’, infatti, è stato proprio il “Cittadino Canadese”, che il 20 e 21 dicembre scorsi ha ospitato nella sua redazione un regista della Rai giunto appositamente da Roma. È stato un viaggio nel tempo ma anche nello spazio, con la memoria storica del giornale così come i luoghi strategici della Comunità, passati al setaccio dallo ‘sguardo’ lucido e vigile della telecamera. In tutto 30 minuti di ‘racconto’ con un’impostazione quasi cinematografica: un’altalena di interviste, panoramiche della città, inquadrature in movimento, camera car, oggettive, soggettive in uno spartito tenuto insieme da una “voce fuori campo”. A dare il via al ‘racconto’ è stato il direttore generale, Basilio Giordano, che ha esposto innanzitutto i motivi alla base della sua scelta di emigrare in Canada oltre 35 anni fa; e poi ha illustrato i 73 anni del Cittadino Canadese passando in rassegna alcune delle prime pagine storiche che oggi campeggiano sulle pareti della redazione. Subito dopo è toccato al sottoscritto, da oltre 6 anni caporedattore del settimanale, spiegare il ruolo, il significato e la funzione che riveste oggi il “Cittadino Canadese”: mantenere stretto il rapporto con l’Italia e la cultura italiana riportando le notizie più importanti che arrivano dal Belpaese, ma anche illustrare quanto accade in Canada e in Québec con un approccio italiano grazie anche (e soprattutto) all’utilizzo continuativo e convinto della ‘lingua di Dante’. Subito dopo, per dare al ‘racconto’ un approccio un pò più vivace, dinamico e movimentato, ci siamo spostati all’esterno, sfidando il freddo proibitivo (-20) e la bufera di neve che ha imperversato senza sosta per oltre 48 ore. Abbiamo preso per mano il regista per offrirgli un ‘affresco’ il più possibile completo della realtà italo-montrealese di oggi. E così ecco la visita ai Marchigiani nel corso di una cena dell’Associazione a base di prodotti tipici; la puntatina al ristorante-club ‘Buonanotte’, locale di ritrovo ‘trendy’ soprattutto per i più giovani; un salto alla pizzeria ‘La Bottega’, gestita con successo da Massimo Covone, figlio d’arte; e un caffè al bar “Italia”, nel cuore della Petite-Italie. Quindi la visita alla Cassa Popolare Canadese-Italiana Desjardins, accolti dal direttore Mariano De Carolis; un giro a Radio CFMB, la radio italiana di Montréal, ospiti di Ivana Bombardieri; una visita all’Ospedale Santa Cabrini, fondato nel 1960 dalla Congregazione delle suore missionarie del Sacro Cuore; un salto alla Casa d’Italia, costruita nel 1936 e primo centro di aggregazione della ‘colonia’ italiana in città; e una visita al Centro Leonardo da Vinci, dal 2002 il cuore pulsante, il fiore all’occhiello della nostra Comunità, un’incredibile fucina di attività culturali, artistiche, sportive e sociali per tutte le età e tutte le stagioni. Senza dimenticare il ‘punto di vista istituzionale’, con il Console Enrico Padula che ha raccontato l’italianità di una città nordamericana eppure tanto europea come Montréal. Nei prossimi giorni renderemo disponibile, sul sito e sulla pagina Facebook del “Cittadino Canadese”, la puntata di ‘Speciale Community’: una puntata che Rai Italia riproporrà a più riprese anche nel 2014 e che ha riscosso un enorme successo nella Comunità (ringraziamo, a proposito, tutti coloro che ci hanno scritto o chiamato). E che dimostra ancora una volta la centralità e l’attualità di un giornale che ha fatto, e che continua a fare, la storia degli Italiani in Nord America.

 

 

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