Friday, February 28, 2014

Montréal, legge di bilancio: tasse in aumento del 2.8%


“Una legge di bilancio pragmatica ed equilibrata”. Così il Sindaco di Montréal Denis Coderre ha ‘battezzato’ il primo budget della sua amministrazione. Un budget (di 4.9 miliardi di dollari) che, se da un lato mira a razionalizzare la spesa, dall’altra non risce a contenere l’impennata delle imposte fondiarie (la più importante fonte di reddito per le casse del Comune: quest’anno si prevedono entrate pari a 3.1 miliardi, il 68% del budget). A spese del contribuente medio (proprietario di una casa unifamiliare del valore di circa 377 mila dollari), che nel 2014 si ritroverà mediamente con 96 $ in meno in tasca.

L’aumento medio delle tasse residenziali, infatti, sarà pari al 2.8%: l’1.9% imposto dal Comune e il restante 0.9% da parte degli arrondissments. Con notevoli differenze tra i singoli quartieri. In particolare, i residenti di Anjou, Plateau-Mont-Royal e Rivière-des-Prairies-Pointes-aux-Trembles dovranno far fronte ad aumenti pari addirittura al 5%. Viceversa, quelli che vivono a Montréal-Nord, Ahuntsic-Cartierville e Ville-Marie subiranno rincari poco superiori all’1%. Tra gli altri quartieri: Anjou 4.9%, Lachine 3.1%, LaSalle 1.8%, Montréal-Nord 1.%, Rivières-des-Prairies-Pointe-aux-Trembles 5.3%, Rosemont-La-Petite-Patrie 2.6%, Saint-Léonard 2.6%, Villeray-Saint-Michel-Parc-Extension 3.1%. È andata meglio ai commercianti, che in media avranno l’1.8% di tasse in più da pagare: +4.4% a Plateau ma -0.2% a Lachine. 

“Questo budget – ha aggiunto Coderre – è solo la prima tappa nel processo di transizione dal vecchio al nuovo modo di amministrare la città”. Nonostante i 175 milioni di deficit, ha sottolineato il Sindaco, la promessa elettorale è salva: l’aumento delle tasse (dell’1.9%) resta in linea con quella dell’inflazione, pari al 2%. Nel calcolo, naturalmente, restano escluse le tasse che i cittadini devono ai 19 arrondissment. Per un aumento complessivo che sale al 2.8%, come ha fatto notare il capo dell’Opposizione ufficiale, Richard Bergeron. Secondo il leader di Projet Montréal, questo budget potrebbe benissimo essere la 12ª o 13ª manovra di Gérald Tremblay: “Zero coraggio, zero prospettive e zero cambiamento”, ha attaccato. 

Ma la nuova amministrazione ha rispedito al mittente le critiche facendo notare, con il responsabile delle finanze (nonché presidente del Comitato esecutivo) Pierre Desrochers, che se avessero dovuto sborsare tutti i soldi previsti dall’amministrazione precedente, sarebbe stato necessario aumentare le tasse addirittura del 7%. Al contrario, Coderre ha effettuato tagli sostanziali nella funzione pubblica, con risparmi fino al 5% della massa salariale, ovvero 22 milioni di dollari. “Senza compromettere in alcun modo i servizi essenziali”, ha precisato il Primo Cittadino. A questi tagli si aggiungono riduzioni pari a 60 milioni sulle spese del Comune (-5.2% ai servizi di pianificazione e sviluppo urbanistico) e di altri 20 milioni sul regime pensionistico (che nel 2014 graveranno sulle tasche dei contribuenti per 514 milioni). I dipartimenti che hanno beneficiato di importanti aumenti sono stati quello della sicurezza pubblica (+2.3%) e del tempo libero/cultura (+1.4%). Oltre ai 5 milioni stanziati per la creazione dell’Ispettorato generale. Dopo anni di crescita, brusca frenata anche per il numero di dipendenti: nel 2014 saranno 22.425, 2 in meno rispetto all’anno scorso. 

Una cosa è certa: il 2.8% di tasse in più costringerà molti locatori ad aumentare gli affitti. E dato che il 68% dei montrealesi vive in affitto, il loro potere d’acquisto subirà una brutta battuta d'arresto.

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