Mercoledì scorso sarebbe stato sufficiente anche lo 0-0, in
virtù dell’1-1 dell’andata. Il gol di Felipe al ’92, però, ha permesso a tutto
lo Stadio Saputo di tirare un enorme sospiro di sollievo, scacciando l’incubo
della beffa all’ultimo secondo di cui sono pieni gli annali del calcio. Il fantasista brasiliano è stato
lesto e reattivo a ribadire in gol un bolide dal limite di Di Vaio, che ha
centrato la traversa. Partenza in sordina per l’11 montrealese, che poi ha
alzato il baricentro e il ritmo del
gioco sfiorando a più riprese il gol. Negli ultimi 20 minuti, la pressione del Toronto
ha costretto sulla difensiva i padroni di casa, bravi a contenere gli assalti
avversari e a realizzare il gol scaccia-pensieri in piena zona Cesarini, grazie
ad un contropiede fulminante. Niente da fare per il temibile duo d’attacco
formato da Defoe e Moore, annullati da una
difesa che ha fornito un altra grande prova di solidità (e che ora potrà
contare anche sull’haitiano Mechack Jérôme, 24 anni, appena acquistato dallo
Sporting Kansas City).
L’unico grande rischio è arrivato su un tiro velenoso di Jonathan Osorio che
all’83’ ha battuto Evan Bush centrando però il palo alla sua destra. Non tutte
condivisibili le scelte dell’arbitro Chris Gantar, che ha sorvolato su due
falli di mano in area (uno troppo evidente!) della squadra ospite. E così
l’Impact di Montréal ha conquistato la seconda Coppa del Canada ‘Amway’
consecutiva battendo per 2-1 (tra andate e ritorno) gli avversari storici del
Toronto. È il secondo trofeo consecutivo, dopo quello messo in bacheca l’anno
scorso ai danni dei Whitecaps di Vancouver. Con questo successo, la squadra
quebecchese va a completare il gruppo 3 della Lega dei Campioni della CONCACAF
con i Red Bulls di New York
e il Club Deportivo FAS di Salvador. “È una bella vittoria che vogliamo goderci – ha detto a
fine gara l’allenatore Frank Klopas, visibilmente soddisfatto -: difendere
questo titolo era uno dei nostri obiettivi stagionali. Ci siamo battuti bene,
mettendo sotto una squadra molto dotata tecnicamente. Sono molto orgoglioso dei
miei ragazzi, della società e di tutta la città”, ha concluso. “Il mio ruolo è
quello di giocare a prescindere dalla posizione”, ha dichiarato Felipe, che poi
ha aggiunto: “Voglio ringraziare l’allenatore perché mi ha aiutato molto e ogni
volta mi trasmette la fiducia necessaria per
entrare in campo con la giusta determinazione. Siamo una squadra unita e
dobbiamo continuare a lavorare per confermarci anche nelle prossime partite”.
Ora testa al campionato: mercoledì 11 giugno, alle 19.30, l'lmpact ospiterà lo
United D.C. per continuare ad abbinare risultati e prestazioni lasciandosi alle
spalle i bassifondi delle classifica e puntando con convinzione ad un posto al
sole nella zona Playoff. (V.G.)
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