Dieci anni dopo, la Festa Nazionale è tornata ad essere un
evento popolare
Circa 800 persone hanno partecipato al 68º anniversario
della Festa Nazionale sul belvedere di Mont-Royal: per un giorno la bandiera
tricolore ha sventolato su tutta la città, a dimostrazione che ormai la
Comunità Italiana è una realtà perfettamente integrata nella società
quebecchese e contribuisce attivamente allo sviluppo della metropoli
Montréal – Nel 2004
aveva salutato tutti i connazionali, in qualità di Console Generale, a
conclusione della Festa della Repubblica che si era tenuta al Centro Leonardo
da Vinci, a Saint Léonard.
Una festa aperta a tutti, senza inviti. Dieci anni dopo, questa volta nelle
vesti di Ambasciatore d’Italia a Ottawa,
Gian Lorenzo Cornado ha salutato gli italo-canadesi accorsi, il primo giugno
scorso, nel maestoso e suggestivo Chalet Du Mont Royal, nel cuore verde della
città, di fronte al panorama mozzafiato di Montréal. Un ritorno al passato
graditissimo, un bagno di folla per rafforzare ancora di più l’orgoglio
italiano, simboleggiato dalla bandiera tricolore, che per un giorno
ha sventolato su tutta la città. Un sentimento condiviso dai
circa 800 connazionali che hanno risposto all’appello lanciato dal Consolato in
rappresentanza del
mondo associazionistico, della cultura, dell’imprenditoria, dei media e della
politica quebecchese, canadese e montrealese. Tra le personalità presenti,
oltre all’Ambasciatore Cornado ed al Console generale Enrico Padula, ricordiamo
(impossibile elencarli tutti per motivi di spazio): il Sindaco di Montréal
Denis Coderre; Robert Poëti, Ministro dei Trasporti e responsabile della
regione di Montréal, il deputato federale Massimo Pacetti, la sua omologa
provinciale Rita de Santis; Giovanna Giordano, presidente del Comites di
Montréal, Pino Asaro, presidente del Congresso, sezione Québec, e il Senatore
Basilio Giordano. Davvero emozionante l’inizio della cerimonia, con gli inni
nazionali, canadese e italiano, intonati dal coro polifonico degli Alpini di Montréal. Ad
allietare il pomeriggio anche la Banda Gentile, otto fisarmonicisti e Tony
Commodari con la sua chitarra (tutti sotto l'attenta supervisione di Roberto
Medile). Nel suo saluto rivolto agli ospiti, il Console Padula ha dichiarato:
“Quest’anno celebriamo la festa su Mont-Royal, abbracciando con la vista tutta
la città: in questo modo possiamo ammirare tutto quello che la Comunità
italiana di Montréal ha realizzato nel corso dei decenni, il suo contributo
fondamentale alla storia di questa bella e vibrante città del
Nord America.
Oggi gli italiani vivono ovunque nella città: da Saint Léonard e RDP fino a
Lasalle, nel West Island e a Laval.
Per questo motivo, la Comunità italiana ha tutto il diritto di celebrare la
loro Festa Nazionale al centro della metropoli. La Festa della Repubblica è la
vostra Festa, perché celebra il legame che non avete mai spezzato con la
Madrepatria. Un elemento forte di questo legame è la lingua, di cui avete
mantenuto una conoscenza chiara e diffusa. Ora tocca ai vostri figli
apprenderla e studiarla anche nelle scuole che frequentano”. Il Sindaco
Coderre, dal canto suo, è parso particolarmente a suo agio, azzardando anche
qualche parola in italiano: “La festa del
2 giugno è molto importante: dopo essersi battuta contro il fascismo, l’Italia
ha scelto la democrazia diventando una Repubblica. Oggi celebriamo anche il
contributo che la Comunità Italiana ha fornito alla crescita di Montréal e del
Québec: sul piano culturale, gastronomico, imprenditoriale, delle finanze e
degli affari. Di tutto questo siamo fieri e vi ringraziamo di cuore”. Il
Ministro Robert Poeti non perde occasione di ricordare le sue origini
tricolori: “Buonasera a tutti. Devo dirvi subito che sono italiano: mio padre
si chiamava Orlando Poeti. In Québec esiste una Comunità Italiana molto forte:
in tanti si sono distinti nelle scienze, nella cultura, nell’arte, negli affari
e sono presenti da molto tempo, ormai, all’Assemblea Nazionale. L’Italia è un
partner economico importante per il prestigio e l’eccezionale qualità dei suoi
prodotti. E lo diventerà sempre di più grazie all’accordo di libero scambio tra
Canada
ed Unione Europea. Sono fiero di essere italiano, così come sono fiero di
essere canadese, quebecchese e montrealese”. A chiudere i discorsi, è stato
l’Ambasciatore Cornado: “Quest’anno abbiamo voluto organizzare le celebrazioni
insieme alla Comunità Italiana perché la Festa della Repubblica non sarà mai
più una festa a inviti, ma comunitaria, di tutti gli italiani, la vostra festa.
Sono fiero di essere uno di voi e sono qui per testimoniare l’affetto, il
rispetto e l’ammirazione che il vostro Paese nutre nei vostri confronti. Vi
ringrazio, in particolare, per avermi fatto scoprire la vostra Italia, quella
che avete ricreato qui in Canada,
a migliaia di chilometri dai vostri luoghi di origine. Un'Italia che si è fatta
apprezzare e si è fatta valere ed oggi è un fulgido esempio per il nostro Paese
e per le altre comunità italiane nel mondo. Siete i migliori Ambasciatori
italiani in Canada
e Ambasciatori canadesi in Italia. In questo giorno così importante voglio
esprimere il vivo auspicio che i nostri due Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone,
illegittimamente trattenuti in India, possano fare presto rientro in Patria e riabbracciare
le loro famiglie. Tutta l’Italia è con loro, tutte le Comunità italiane nel
mondo sono con loro: sono degli eroi e dobbiamo essere orgogliosi di loro. Se
avete una bandiera italiana, esponetela alla finestra o davanti alle vostre
case e guardatela sempre con orgoglio. Perché il tricolore rappresenta la
vostra Patria di origine, la vostra identità, la vostra lingua, la vostra
cultura e la vostra storia: la storia di un grande Paese e di un grande Popolo.
Viva l'Italia, viva il Canada,
viva il Québec, viva Montréal e viva la meravigliosa Comunità italiana”. (V.G.)
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