Wednesday, March 12, 2014

Québec, al voto il 7 aprile: il premier Marois punta alla maggioranza


I sondaggi sorridono al Parti Québecois (PQ), primo col 37%. E intanto la campagna elettorale è partita tra le solite promesse: il partito liberale (PLQ) e il PQ hanno annunciato rispettivamente 250 mila e 172 mila nuovi posti di lavoro entro 5 anni, mentre la Coalition Avenir Québec (CAQ) restituirà 1000 $ alle famiglie, grazie all’abolizione delle tasse su scuola e sanità




Québec – Il 5 marzo scorso il Primo Ministro del Québec, Pauline Marois (nella foto), leader del Partito pechista, si è recato dal Luogotenente-Governatore Pierre Duchesne e, dopo 18 mesi al potere, ha chiesto lo scioglimento dell’Assemblea nazionale, annunciando che il prossimo 7 aprile il Québec tornerà alle urne. Sarà la quinta volta in meno di 11 anni.
NEL 2012 LA VITTORIA DEL PQ COL 31.95%. Alle elezioni del settembre 2012, il PQ si è aggiudicato le elezioni con il 31.95% dei voti (54 deputati), precedendo il PLQ al 31.2% (50), la CAQ al 27.05 (19) e Québec solidaire al 6.03% (2), con un tasso di partecipazione pari al 74.60%.
L’OSTRUZIONISMO DELL’OPPOSIZIONE. Sotto accusa - questa la spiegazione ufficiale - l’ostruzionismo dei partiti di opposizione, colpevoli di aver impedito al governo di realizzare i provvedimenti del programma pattuito con gli elettori. Come la legge che istituisce la Carta dei valori per uno stato laico e neutrale. O un libro bianco se non addirittura una nuova consultazione pubblica - che in molti, soprattutto allofoni e anglofoni, temono - sull’indipendenza delle Belle Province. Nell’annunciare le elezioni, la Marois, ‘imbrigliata’ da un governo minoritario, ha detto: “Chiedo a tutti i quebecchesi di concedermi i mezzi per agire”. Tradotto: una maggioranza parlamentare autosufficiente. Tradotto: almeno 63 seggi. “Sta a tutti voi adesso – ha aggiunto - fare la scelta, la sola scelta interessante per il futuro del Québec”.
SONDAGGIO: PQ AL 37%. Il PQ parte sicuramente con i favori del pronostico. Secondo un sondaggio realizzato da Léger, tra il 28 febbraio e il 3 marzo, infatti, oggi il partito pechista otterrebbe il 37% dei consensi, ma (attenzione!) tra i francofoni le intenzioni di voto schizzerebbero al 45%. E, alla luce del sistema elettorale ‘maggioritario secco’ e dato che la maggior parte delle circoscrizioni sono a maggioranza francofona, Pauline Marois potrebbe finalmente riuscire a formare un governo sostenuto dalla maggioranza parlamentare. Ad oggi, quindi, i pechisti possono contare su un vantaggio di 22 punti percentuali sui liberali tra i francofoni, che sono fortemente maggioritari in 80 circoscrizioni. Ma c’è di più: per la prima volta nella sua storia, il PQ è avanti tra gli over 45, quelli che tradizionalmente votano in massa. Senza contare che ben il 38% dei cittadini si dice soddisfatto del lavoro svolto dal governo in questo anno e mezzo di legislatura. Dal canto suo, il PLQ ha recuperato il 2% rispetto a gennaio, ma Couillard non può prescindere da una doppia missione: convincere i francofoni e ‘rubare’ voti alla CAQ. In questo senso, il leader liberale è già passato all’attacco: “Un voto per la CAQ – ha detto – è un voto per il PQ”. CAQ che, secondo lo stesso sondaggio, è fermo al 15%, seguito da Québec solidaire che non va oltre l’8%.
CAMPAGNA ELETTORALE TRA SLOGAN E PROMESSE. È partita, dunque, la campagna elettorale, con i leader dei partiti che attraversano in lungo ed in largo la provincia annunciando ingenti investimenti: dal lavoro alla scuola, dalla sanità alle infrastrutture stradali.
PLQ: 250 mila posti di lavoro in 5 anni. Il leader liberale Philippe Couillard – il cui partito ha scelto lo slogan “Ensemble, on s’occupe des vraies affaires” (Insieme occupiamoci delle cose importanti) -  ha voluto ricalcare le orme di Jean Charest impegnandosi a creare 250 mila posti di lavoro nei prossimi 5 anni. Un risultato ambizioso, ma possibile rivedendo gli investimenti del Piano quebecchese delle infrastrutture e introducendo un credito d’imposta per i lavori di ristrutturazione dell’abitazione. Senza trascurare la nuova strategia marittima, che mira a generare investimenti superiori a 7 miliardi e 30 mila posti di lavoro in 15 anni. 
CAQ: 1000 $ alle famiglie con l’abolizione delle tasse su scuola e sanità. La Coalition avenir Québec capitanata François Legault – che ha scelto il motto “On se donne Legault” (Diamoci Legault), che punta sul doppio senso grazie al gioco di parole - ha reso pubblica la sua intenzione di restituire alle famiglie 1000 $, da qui al 2018, grazie ad una “modernizzazione dello Stato” che “passa inesorabilmente per un’abolizione progressiva della tassa sulle salute e quella della scuola, congelando allo stesso tempo la spesa pubblica.
PQ: 172 mila nuovi posti di lavoro. La leader del PQ, Pauline Marois, sotto lo slogan “Più prospero, più forte, più indipendente e più accogliente”, ha minimizzato la perdita di lavoro di 27 mila persone in Québec a febbraio con il tasso di disoccupazione schizzato al 7.8%, promettendo 172 mila posti di lavoro entro 5 anni. TRA GLI ITALIANI, DI NUOVO IN CORSA ROTIROTI E DE SANTIIS - Tra i candidati italiani, saranno nuovamente in corsa Rita Lc de Santis nella contea di Bourassa-Sauvé, Filomena Rotiroti nella circoscrizione di Jeanne-Mance-Viger, Richard Merlini in quella di LaPrairie, Robert Poëti, nella contea di Marguerite Bourgeoys e Alexandre Iracà nella contea di Papineau.

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