Non è bastata la spinta del pubblico amico: l’Impact di Montréal,
battuta 2-0 dai Sounders di Seattle, colleziona la terza sconfitta consecutiva
in Campionato. Ora la squadra si aggrappa a Di Vaio, che sabato prossimo
guiderà l’attacco contro il Philadelphia
di Vittorio Giordano
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Montréal – La situazione non è ancora del tutto compromessa, ma i campanelli di
allarme si fanno sempre più insistenti e inequivocabili: dopo 3 giornate di
MLS, l’Impact ha conquistato zero punti. Forse sarebbe il caso che la società
tornasse sul mercato (che chiude il 12 maggio) e portasse a casa un paio di
acquisti mirati e di qualità. Archiviate le prime 2 gare giocate in trasferta,
tutti si aspettavano la reazione tra le mura amiche. E invece domenica scorsa,
di fronte ad oltre 27 mila spettatori sugli spalti dello Stadio Olimpico,
l’Impact ha fatto ancora cilecca, riuscendo a perdere 2-0 contro i Sounders di
Seattle. Il vantaggio americano, dopo 8 minuti, è alquanto fortunoso: calcio di
punizione di Gonzalo Pineda, colpo di testa dell’ex Neagle che colpisce la traversa
prima di rimbalzare sulle spalle del portiere
Perkins e finire oltre la linea
di porta. I Sounders, però, non si cullano sugli allori ma giocano di rimessa
sfiorando il raddoppio, prima con Pineda (al 17’) e poi con Neagle (al ’31).
Solo nella ripresa, però, esattamente al 58’, raddoppiano con Martins, di
testa, su un’azione ‘ispirata’ da un errore di Miller. Il doppio schiaffo
risveglia dal torpore l’Impact, che fa capolino nell’area avversaria prima con
Smith e poi con Miller, sfortunato nel colpire l’incrocio dei pali. Ma ormai la
frittata è fatta: finisce 0-2. La difesa, che accusa delle preoccupanti
amnesie, nonostante Ferrari e Camara siano dei giocatori di assoluto
affidamento, va registrata. Così come l’attacco, che spesso si ‘rifugia’ nei tiri
da fuori area e in generale pecca di imprecisione. L’assenza di Di Vaio, che ha
scontato la maxi squalifica di 3 giornate, ‘ereditata’ dalla scorsa stagione, è
di quelle pesanti.
In assenza di un
sostituto all’altezza, il bomber italiano
- pronto al rientro, insieme a Romero, sabato contro il Philadelphia - è l’unico in grado di
garantire i gol ad una squadra che non sembra avere assimilato appieno gli
schemi di Frank Klopas. “Sono arrabbiato – ha detto l’allenatore - perché
abbiamo perso concedendo un gol nei primi minuti. Abbiamo sempre avuto in mano
il pallino del
gioco, ma in questo inizio di stagione nulla sembra girare a nostro favore”.
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