di
Vittorio Giordano (Il Cittadino Canadese)
MONTRÉAL
– È partita da poco, è gratuita, va in onda dal lunedì al venerdì, da Halifax a
Vancouver, e presto, oltre ai programmi autoprodotti come “Metropoli” e “Sportivi
360°”, trasmetterà anche serial italiani come “Lo zio d’America”, “Capri”,
“Provaci ancora Prof.”, (grazie ad un accordo con Rai Trade) facendoci
compagnia fino a 5 ore al giorno (repliche comprese). È Rete Montreal, la nuova
televisione italiana che trasmette sulle onde di ICI (International
Channell/Canal Internationale, il canale etnico in 15 lingue ‘riproposto’ 5
anni dopo la chiusura di CJNT), ideata e prodotta da Tony Della Penta e
lanciata il 13 marzo scorso all’Istituto Italiano di Cultura di Montréal con
una cerimonia ufficiale che ha visto la partecipazione di un centinaio di
esponenti della Comunità italo-canadese. Animato da un pimpante Joe Cacchione,
a dare all’evento i crismi dell’istituzionalità sono stati il Direttore
dell’Istituto Italiano di cultura, Martin Stiglio, ed il Console generale
d’Italia a Montreal,
Enrico Padula. “Rete Montréal – ha detto Stiglio – vuole essere un momento di
televisione italiana sia per gli italiani appena arrivati che per quelli che
vivono qui ormai da anni. Tanti i soggetti trattati nei programmi, con cultura,
società, personaggi, gastronomia, sport ed altro ancora che interesseranno
anche i tantissimi italofoni in Canada”.
“Ecco due dati interessanti sulla lingua italiana – gli ha fatto eco Padula –:
l’italiano è la 4ª lingua più studiata al mondo e l’8ª più usata su Facebook.
Questa tv è importante perché, se manteniamo la lingua, conserviamo il legame
fortissimo con il nostro Paese, evitando il rischio di restare italiani solo
per il cognome”. Le luci dei riflettori si sono poi spostate su Tony Della
Penta: “Faccio da sempre questo mestiere – ha detto l’ideatore e produttore –
ed ho sofferto per la mancanza di programmi italiani in tv in una Comunità
grande e attiva come la nostra. La mia è diventata quasi una missione ed ora
sono orgoglioso di essere riuscito nel mio intento. Per ricominciare mi sono
affidato a 3 amici professionisiti, che mi sono sempre stati vicini: Anita
Aloisio, Piero Facchin e Marco Luciani Castiglia. Fanno parte della squadra
anche l’avv. Anna Colarusso e Nicola Travaglini, che si occupano
rispettivamente di questioni legali e cucina. Aiutiamoci a crescere insieme –
ha concluso - perché solo così possiamo realizzare qualcosa di importante”.
“Nel 2009 è finita un’avventura molto bella – ha detto Luciani Castiglia - ed
ora rientriamo nelle case degli italiani ma anche degli italofoni, che
probabilmente amano ancora di più la nostra lingua e cultura perché hanno
qualcosa in più del
solo senso di appartenenza che si acquisisce alla nascita”. “Non sono un
giornalista di formazione – ha aggiunto poi Piero Facchin - ma ho imparato in
fretta a trattare con passione temi che interessano alla gente e che possono
avere delle ripercussioni pratiche nella vita di tutti i giorni”. “Il mio sogno
– ha sottolineato Anita Aloisio - è portare sullo schermo il punto di vista di
una generazione di origine italiana che costituisce una realtà diversa rispetto
all’Italia di una volta o a quella
contemporanea, una realtà che è importante valorizzare e che si rispecchia
nella società, nella politica e nell’arte che ci circondano”. A chiudere
l’evento è stata la soprano cino-canadese Lu Ye - un’amica della nostra
Comunità e da sempre appassionata della cultura italiana – che si è esibita con
la celebre “Mattinata” di Ruggero Leoncavallo. L’offerta è corposa e
articolata, i protagonisti sono molto motivati. Ora sta agli italiani e agli italofoni premiarli.
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