Papa Bergoglio ha
canonizzato Francesco di Laval e Maria dell’Incarnazione
di Vittorio Giordano (@vittoriog82)
Roma - La Chiesa ha tre nuovi Santi: Giuseppe di Anchieta,
Francesco di Laval e Maria dell’Incarnazione: gli ultimi due “riposano” a
Québec city, che ha da poco celebrato il 350º anniversario della Basilica di
Notre-Dame. Il Papa li ha canonizzati giovedì scorso, dopo aver accolto la
relazione del
Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. Le
vite dei nuovi Santi sono state tutte protese al servizio dei più deboli, delle
minoranze indigene, delle missioni della Chiesa nel mondo. Uomini e donne
pionieri e coraggiosi, capaci di seguire la luce della Croce anche nei momenti
più bui. Maria dell’Incarnazione, ovvero Marie Guyart (1599-1672), è stata la
fondatrice del Convento delle Orsoline del Québec, la prima scuola francese
femminile in Nord America.
Mons. Francesco
di Laval (1623-1708), invece, è stato il primo Vescovo della provincia ed ha
fondato il Seminario di Quebec. Si tratta di due missionari, entrambi sepolti
nella Belle Province,
che hanno contribuito all’evangelizzazione del continente nordamericano. Giuseppe di
Anchieta, infine, è stato il primo missionario gesuita in Brasile. Tutti e tre
erano stati beatificati da Giovanni Paolo II il 22 giugno del 1980. È l’ennesimo riconoscimento per il
Québec da quando Bergoglio è salito al soglio pontificio: il 22 febbraio
scorso, Mons.
Cyprien Lacroix, Vescovo di Québec, è stato nominato Cardinale.
La prassi adottata in questi tre casi è stata quella della
Canonizzazione cosiddetta “equipollente”, pratica utilizzata nei riguardi di
figure di particolare rilevanza ecclesiale per le quali è attestato un culto
liturgico antico esteso e con ininterrotta fama di santità e di prodigi. La
stessa prassi è stata adottata da Papa Francesco per le canonizzazioni di
Angela Foligno (9 ottobre 2013) e di Pietro Favre (17 dicembre 2013).
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