Tuesday, April 15, 2014

MLS - Impact: non basta McInerney



Ancora un pareggio per l’undici montrealese: dopo il vantaggio del neo-acquisto americano, il Fire di Chicago porta a casa un prezioso punto con Amarikwa
  
di Vittorio Giordano (cittadinocanadese.com)
  

Niente da fare: le partite passano, ma la vittoria continua a farsi desiderare. Nell’ultima gara della stagione (piuttosto noiosa) disputata sabato scorso allo Stadio Olimpico, davanti a 19.313 spettatori, l’Impact non va oltre un deludente 1-1 contro il Fire di Chicago. Frank Klopas, che l’anno scorso sedeva proprio sulla panchina americana, schiera una squadra a trazione anteriore: non solo due punte - McInerney, appena sbarcato da Phildelphia, che affianca Di Vaio – ma un centrocampo “pochi muscoli e tanta fantasia” formato da Mapp, Felipe, Romero e Warner, con Bernardello ai box per infortunio e il capitano Bernier fuori (ancora una volta) per scelta tecnica. Una curiosità: a inizio stagione, quando la società  prese la decisione di affidare la fascia di capitano al giocatore di Brossard, era consapevole della scarsa considerazione dell’allenatore? Francamente ci sembra improbabile che una riserva possa ricoprire al meglio un ruolo così delicato e strategico anche per gli equilibri nello spogliatoio. Il primo tempo scorre via abbastanza soporifero, senza particolari sussulti. A risvegliare un Olimpico assonnato è un lampo di Di Vaio: con un piatto destro al volo lancia McInerney che, in contropiede, dopo una corsa di 20 metri, infila alla sua sinistra il portiere avversario Sean Johnson, che tocca la palla ma non riesce ad evitare il gol. Nella seconda frazione, Bernier e Camara subentrano rispettivamente a Romero (gara sotto tono la sua) e Pierce, per velocizzare il gioco e provare a chiudere la partita. Succede l’esatto contrario: la squadra si prende la solita licenza di farsi del male da sola e, al 55’, subisce l’ennesimo gol su palla inattiva: in questo caso su calcio d’angolo. Dopo una traversa, la palla finisce sui piedi di Magee, che rimette in mezzo per Amarikwa, che insacca da pochi passi superando facilmente Perkins fuori posizione. Tutto questo mentre la difesa (con addirittura 6 uomini nell’area piccola) osserva impotente. L’Impact tira i remi in barca e, condizionato dalla paura, pensa più ad evitare di perdere che a provare di vincere. Poche emozioni fino al triplice fischio finale: McInerney viene dirottato sulla fascia sinistra scomparendo dal gioco (a parte il gol, insufficiente la sua prestazione), Di Vaio spreca sopra la traversa una bella palla di Felipe, e Perkins si fa valere solo in un paio di occasioni. “Mentre in altre partite abbiamo avuto più energie riuscendo a controllare il ritmo – ha ammesso Klopas - contro il Fire siamo stati un po’ imballati e quindi poco brillanti”. Bernier vede il bicchiere mezzo pieno: “Sono 3 partite che non perdiamo – ha detto -: preferisco cominciare piano e finire bene, al contrario di quanto successo l’anno scorso”. Prossima gara in programma sabato 19, a Kansas City, alle ore 20,30, contro lo Sporting.

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