Ancora un pareggio per l’undici
montrealese: dopo il vantaggio del
neo-acquisto americano, il Fire di Chicago porta a casa un prezioso punto con
Amarikwa
di Vittorio Giordano (cittadinocanadese.com)
Niente
da fare: le partite passano, ma la vittoria
continua a farsi desiderare. Nell’ultima gara della stagione (piuttosto noiosa)
disputata sabato scorso allo Stadio Olimpico, davanti a 19.313 spettatori,
l’Impact non va oltre un deludente 1-1 contro il Fire di Chicago. Frank Klopas,
che l’anno scorso sedeva proprio sulla panchina americana, schiera una squadra
a trazione anteriore: non solo due punte - McInerney, appena sbarcato da
Phildelphia, che affianca Di Vaio – ma un centrocampo “pochi muscoli e tanta
fantasia” formato da Mapp, Felipe, Romero e Warner, con Bernardello ai box per
infortunio e il capitano Bernier fuori (ancora una volta) per scelta tecnica.
Una curiosità: a inizio stagione, quando la società prese la decisione di affidare la fascia di
capitano al giocatore di Brossard,
era consapevole della scarsa considerazione dell’allenatore? Francamente ci
sembra improbabile che una riserva possa ricoprire al meglio un ruolo così
delicato e strategico anche per gli equilibri nello spogliatoio. Il primo tempo
scorre via abbastanza soporifero, senza particolari sussulti. A risvegliare un
Olimpico assonnato è un lampo di Di Vaio: con un piatto destro al volo lancia
McInerney che, in contropiede, dopo una corsa di 20 metri, infila alla sua
sinistra il portiere avversario Sean Johnson, che tocca la palla ma non riesce
ad evitare il gol. Nella seconda frazione, Bernier e Camara subentrano
rispettivamente a Romero (gara sotto tono la sua) e Pierce, per velocizzare il
gioco e provare a chiudere la partita. Succede l’esatto contrario: la squadra
si prende la solita licenza di farsi del
male da sola e, al 55’, subisce l’ennesimo gol su palla inattiva: in questo
caso su calcio d’angolo. Dopo una traversa, la palla finisce sui piedi di
Magee, che rimette in mezzo per Amarikwa, che insacca da pochi passi superando
facilmente Perkins fuori posizione. Tutto questo mentre la difesa (con
addirittura 6 uomini nell’area piccola) osserva impotente. L’Impact tira i remi
in barca e, condizionato dalla paura, pensa più ad evitare di perdere che a
provare di vincere. Poche emozioni fino al triplice fischio finale: McInerney
viene dirottato sulla fascia sinistra scomparendo dal gioco (a parte il gol,
insufficiente la sua prestazione), Di Vaio spreca sopra la traversa una bella
palla di Felipe, e Perkins si fa valere solo in un paio di occasioni. “Mentre in
altre partite abbiamo avuto più energie riuscendo a controllare il ritmo – ha
ammesso Klopas - contro il Fire siamo stati un po’ imballati e quindi poco
brillanti”. Bernier vede il bicchiere mezzo pieno: “Sono 3 partite che non
perdiamo – ha detto -: preferisco cominciare piano e finire bene, al contrario
di quanto successo l’anno scorso”. Prossima gara in programma sabato 19, a Kansas City, alle ore
20,30, contro lo Sporting.
No comments:
Post a Comment